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Grado

La Basilica di Sant’Eufemia che risale al V secolo è davvero imponente. Quando i Longobardi invasero il Friuli, l’arcivescovo di Aquileia Paolino trasferì il patriarcato a Grado.
Sono sempre state le invasioni che hanno fatto sì che Grado fosse popolata sempre di più e acquisisse sempre più importanza strategico-commerciale.
L’isola, cento anni prima, aveva già salvato gran parte della popolazione limitrofa che sfuggiva alle orde degli Unni… sì, quelli guidati da Attila!
Il patriarcato di Grado durò fino al XII secolo, quando passò a Venezia… da qui appunto l’appellativo di “prima Venezia”. Visitiamo anche il Battistero, a pianta ottagonale come quello di Aquileia, anch’esso del V secolo, e ci accorgiamo semplicemente parlando, che l’acustica naturale è perfetta!
Entriamo quindi nell’altra basilica paleocristiana, Santa Maria delle Grazie, che mio nonno chiamava la “Cesa dele femene”, ma credo che tutt’ora la chiamino così a Grado, forse perché qui in passato venivano le donne a pregare durante il mese mariano.
La prima cosa che mi colpisce è vedere le colonne con tutti i capitelli diversi. La mia ragazza mi spiega che è dovuto a una legge di Teodosio Primo. Infatti nel 380, quando il Cristianesimo divenne religione di Stato, questa legge impose l’abbattimento dei templi pagani e il riutilizzo dei materiali. Bravi questi romani che non sprecavano niente!
Grado sito ufficiale

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Aquileia

Aquileia ha un'area archeologica di eccezionale importanza, considerata dall'Unesco Patrimonio dell'Umanità.
Colonizzata nel 181 a.C. in "agro gallorum", Aquileia sorge come testa di ponte per la conquista romana delle aree danubiane e con lo scopo di difendere i confini orientali per incrementare il già florido commercio tra il bacino del Mediterraneo orientale ed i paesi transalpini.Gli scavi hanno messo in luce resti del foro romano e di una basilica, del sepolcreto, di pavimenti in mosaico e fondazioni di case (fondi Cal ed ex Cossar), di statue della Via Sacra, dei mercati, di mura, del porto fluviale, di un grande mausoleo e d'altro. La splendida Basilica di Santa Maria Assunta, che si affaccia sulla storica Piazza Capitolo, fu eretta su un edificio del IV secolo, su cui vennero effettuati nei secoli successivi numerosi ampliamenti (poi in gran parte distrutti durante le invasioni barbariche). Nel tempio si possono ammirare anzitutto i famosi mosaici paleocristiani (IV sec.) che costituiscono una tappa fondamentale nella storia dell'arte italiana.
Il maestoso Campanile della Basilica, costruito verso l'anno Mille come torre di vedetta, dall'alto dei suoi 73 metri, non solo crea uno scenario solenne, ma offre anche la possibilità di godere di una vista mozzafiato.Poi, di grande rilievo sono gli affreschi della cripta dell'IX sec.
Importante per conoscere la storia di Aquileia cristiana dei primi secoli è anche la Cripta degli Scavi con i bellissimi mosaici della chiesa costruita nel IV secolo dal vescovo Teodoro sulle strutture di un'antica villa romana. Con il sole o con la pioggia, merita una visita il Museo Archeologico Nazionale di Villa Cassis, considerato uno dei maggiori musei archeologici dell'Italia Settentrionale con reperti tutti provenienti da Aquileia o dalle immediate vicinanze. Degne di note sono le produzioni di gemme incise, vetri e ambre, ma anche i mosaici pavimentali e il ricco patrimonio epigrafico e lapidario.
Aquileia sito ufficiale

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Udine

Udine è una cittadina con piazze dal fascino veneziano e antichi palazzi: da piazza Libertà, definita "la più bella piazza veneziana sulla terraferma", a piazza Matteotti (o delle Erbe), che, tutta contornata da portici, sembra un salotto a cielo aperto, si osserva la carrellata di antichi e colorati palazzi che annunciano lo spirito di Udine.
Sul colle della città sorge il castello da cui si intravedono i tetti della città, le montagne che la circondano e, verso sud, il mare Adriatico.
Udine nel Settecento fu la città di Giambattista Tiepolo che qui raggiunse la sua maturità artistica: oggi si possono ammirare i suoi capolavori nelle Gallerie del Tiepolo (nel Palazzo Patriarcale), nel Duomo, nella chiesa della Purità.
Oggi Udine è una città aperta alle innovazioni pur legando la sua immagine a osterie autentiche dove si celebra uno dei riti più amati, ossia la degustazione di un calice di vino(tajut) da assaporare in un'atmosfera conviviale.
Sapori inconfondibili, eventi culturali e feste della tradizione come Friuli Doc, musei per tutti i gusti completano l'offerta di questa bella città.
Udine sito ufficiale

visitare Trieste e la sua cultura mitteleuropea
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Trieste
Trieste, è la città più internazionale della regione, sospesa tra un passato glorioso di "piccola Vienna sul mare" e un presente da città cosmopolita. Dal molo Audace alla vecchia Lanterna è un susseguirsi di vele, vetrine di antiquari, botteghe e splendidi palazzi: in lontananza si intuisce il bianco profilo di Miramare, il romantico castello di Massimiliano e Carlotta d'Asburgo. L'eleganza della città traspare nei suio palazzi che parlano con il linguaggio neoclassico, liberty, eclettico e barocco e convivono armoniosamente con vestigia romane, edifici del Settecento e di stampo asburgico.
Uno dei prodotti di punta di Trieste è il caffè. Porto franco per l'importazione del caffè sin dal Settecento, il porto di Trieste è il più importante nel Mediterraneo per i traffici di caffè: qui arrivano chicchi destinati non solo alle torrefazioni locali ma a quelle di tutto il mondo. Ma caffè a Trieste fa rima anche con letteratura: numerosi e bellissimi sono i caffè letterari,locali storici dal fascino retrò frequentati in passato da poeti e scrittori quali James Joyce, Italo Svevo, Umberto Saba. Fare una pausa caffè in uno dei caffè storici di Trieste è un vero e proprio rito, assolutamente da non perdere e il cui fascino si è esteso anche al parlato. Volete sapere cos'è un gocciato o assaggiare un capo in b ? Allora dovete venire a Trieste, solo qui lo scoprirete…….
Trieste è terra di incoroci culturali: da secoli trovano qui ospitalità, tra le altre, la chiesa greco-ortodossa e quella serbo-ortodossa, la sinagoga, la chiesa evangelica luterana e quella elvetica, la più antica della città.
Ma Trieste è anche il mare che si insinua in città e pervade con il suo umore il vivere stesso: la gente, qui, coglie ogni occasione per godersi il mare, e popola la riviera e gli stabilimenti balneari - nel dialetto lcoale "bagni" - tutto l'anno, per prendere il sole, fare un tuffo o una semplice passeggiata.
Alle spalle della città il promontorio carsico con colori, tradizioni e sapori inconfondibili, le grotte, le doline e una natura incontaminata.

Trieste sito ufficiale

#Trattoria #AllaBuonaVite #Grado #Aquileia #LagunaBarbana #Udine #Trieste #Gorizia #Redipuglia #Palmanova #TurismoFVG #FVGLive 

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Grado

La Basilica di Sant’Eufemia che risale al V secolo è davvero imponente. Quando i Longobardi invasero il Friuli, l’arcivescovo di Aquileia Paolino trasferì il patriarcato a Grado.
Sono sempre state le invasioni che hanno fatto sì che Grado fosse popolata sempre di più e acquisisse sempre più importanza strategico-commerciale.
L’isola, cento anni prima, aveva già salvato gran parte della popolazione limitrofa che sfuggiva alle orde degli Unni… sì, quelli guidati da Attila!
Il patriarcato di Grado durò fino al XII secolo, quando passò a Venezia… da qui appunto l’appellativo di “prima Venezia”. Visitiamo anche il Battistero, a pianta ottagonale come quello di Aquileia, anch’esso del V secolo, e ci accorgiamo semplicemente parlando, che l’acustica naturale è perfetta!
Entriamo quindi nell’altra basilica paleocristiana, Santa Maria delle Grazie, che mio nonno chiamava la “Cesa dele femene”, ma credo che tutt’ora la chiamino così a Grado, forse perché qui in passato venivano le donne a pregare durante il mese mariano.
La prima cosa che mi colpisce è vedere le colonne con tutti i capitelli diversi. La mia ragazza mi spiega che è dovuto a una legge di Teodosio Primo. Infatti nel 380, quando il Cristianesimo divenne religione di Stato, questa legge impose l’abbattimento dei templi pagani e il riutilizzo dei materiali. Bravi questi romani che non sprecavano niente!
Grado sito ufficiale

Aquileia

Aquileia ha un'area archeologica di eccezionale importanza, considerata dall'Unesco Patrimonio dell'Umanità.
Colonizzata nel 181 a.C. in "agro gallorum", Aquileia sorge come testa di ponte per la conquista romana delle aree danubiane e con lo scopo di difendere i confini orientali per incrementare il già florido commercio tra il bacino del Mediterraneo orientale ed i paesi transalpini.Gli scavi hanno messo in luce resti del foro romano e di una basilica, del sepolcreto, di pavimenti in mosaico e fondazioni di case (fondi Cal ed ex Cossar), di statue della Via Sacra, dei mercati, di mura, del porto fluviale, di un grande mausoleo e d'altro. La splendida Basilica di Santa Maria Assunta, che si affaccia sulla storica Piazza Capitolo, fu eretta su un edificio del IV secolo, su cui vennero effettuati nei secoli successivi numerosi ampliamenti (poi in gran parte distrutti durante le invasioni barbariche). Nel tempio si possono ammirare anzitutto i famosi mosaici paleocristiani (IV sec.) che costituiscono una tappa fondamentale nella storia dell'arte italiana.
Il maestoso Campanile della Basilica, costruito verso l'anno Mille come torre di vedetta, dall'alto dei suoi 73 metri, non solo crea uno scenario solenne, ma offre anche la possibilità di godere di una vista mozzafiato.Poi, di grande rilievo sono gli affreschi della cripta dell'IX sec.
Importante per conoscere la storia di Aquileia cristiana dei primi secoli è anche la Cripta degli Scavi con i bellissimi mosaici della chiesa costruita nel IV secolo dal vescovo Teodoro sulle strutture di un'antica villa romana. Con il sole o con la pioggia, merita una visita il Museo Archeologico Nazionale di Villa Cassis, considerato uno dei maggiori musei archeologici dell'Italia Settentrionale con reperti tutti provenienti da Aquileia o dalle immediate vicinanze. Degne di note sono le produzioni di gemme incise, vetri e ambre, ma anche i mosaici pavimentali e il ricco patrimonio epigrafico e lapidario.
Aquileia sito ufficiale

 

Udine

Udine è una cittadina con piazze dal fascino veneziano e antichi palazzi: da piazza Libertà, definita "la più bella piazza veneziana sulla terraferma", a piazza Matteotti (o delle Erbe), che, tutta contornata da portici, sembra un salotto a cielo aperto, si osserva la carrellata di antichi e colorati palazzi che annunciano lo spirito di Udine.
Sul colle della città sorge il castello da cui si intravedono i tetti della città, le montagne che la circondano e, verso sud, il mare Adriatico.
Udine nel Settecento fu la città di Giambattista Tiepolo che qui raggiunse la sua maturità artistica: oggi si possono ammirare i suoi capolavori nelle Gallerie del Tiepolo (nel Palazzo Patriarcale), nel Duomo, nella chiesa della Purità.
Oggi Udine è una città aperta alle innovazioni pur legando la sua immagine a osterie autentiche dove si celebra uno dei riti più amati, ossia la degustazione di un calice di vino(tajut) da assaporare in un'atmosfera conviviale.
Sapori inconfondibili, eventi culturali e feste della tradizione come Friuli Doc, musei per tutti i gusti completano l'offerta di questa bella città.
Udine sito ufficiale

Trieste
Trieste, è la città più internazionale della regione, sospesa tra un passato glorioso di "piccola Vienna sul mare" e un presente da città cosmopolita. Dal molo Audace alla vecchia Lanterna è un susseguirsi di vele, vetrine di antiquari, botteghe e splendidi palazzi: in lontananza si intuisce il bianco profilo di Miramare, il romantico castello di Massimiliano e Carlotta d'Asburgo. L'eleganza della città traspare nei suio palazzi che parlano con il linguaggio neoclassico, liberty, eclettico e barocco e convivono armoniosamente con vestigia romane, edifici del Settecento e di stampo asburgico.
Uno dei prodotti di punta di Trieste è il caffè. Porto franco per l'importazione del caffè sin dal Settecento, il porto di Trieste è il più importante nel Mediterraneo per i traffici di caffè: qui arrivano chicchi destinati non solo alle torrefazioni locali ma a quelle di tutto il mondo. Ma caffè a Trieste fa rima anche con letteratura: numerosi e bellissimi sono i caffè letterari,locali storici dal fascino retrò frequentati in passato da poeti e scrittori quali James Joyce, Italo Svevo, Umberto Saba. Fare una pausa caffè in uno dei caffè storici di Trieste è un vero e proprio rito, assolutamente da non perdere e il cui fascino si è esteso anche al parlato. Volete sapere cos'è un gocciato o assaggiare un capo in b ? Allora dovete venire a Trieste, solo qui lo scoprirete…….
Trieste è terra di incoroci culturali: da secoli trovano qui ospitalità, tra le altre, la chiesa greco-ortodossa e quella serbo-ortodossa, la sinagoga, la chiesa evangelica luterana e quella elvetica, la più antica della città.
Ma Trieste è anche il mare che si insinua in città e pervade con il suo umore il vivere stesso: la gente, qui, coglie ogni occasione per godersi il mare, e popola la riviera e gli stabilimenti balneari - nel dialetto lcoale "bagni" - tutto l'anno, per prendere il sole, fare un tuffo o una semplice passeggiata.
Alle spalle della città il promontorio carsico con colori, tradizioni e sapori inconfondibili, le grotte, le doline e una natura incontaminata.

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